Avanti!

Testata storica del Partito socialista italiano, riprende le pubblicazioni in clandestinità l’1 agosto 1943 riportando l’indicazione dell’annata 47 in segno di continuità con il vecchio quotidiano fondato nel 1896. Il primo numero ha per sottotitolo “Giornale del movimento di unità proletaria per la repubblica socialista”, rappresentando l’organo dell’omonimo movimento promosso da Lelio Basso, Corrado Bonfantini e Domenico Viotto. In seguito, avvenuta la fusione tra il Psi e il Mup nell’agosto 1943, diventa l’organo del Partito socialista italiano di unità proletaria, curato per tutta la clandestinità da Guido Mazzali e Renato Carli Ballola. L’edizione milanese è la più diffusa: diretta da Rodolfo Morandi, raggiunge una tiratura di circa 15.000 copie e mantiene una frequenza trimensile. Le altre edizioni escono a Roma, Bologna, Firenze, Venezia, Torino e Val d’Ossola. «L’impostazione complessiva del giornale rimane essenzialmente ideologica e programmatica, con ampio spazio riservato alla discussione politica ed economica: temi come la socializzazione dei mezzi di produzione e la riforma agraria affiancano quello più tradizionale dell’unità della classe operaia e caratterizzano soprattutto l’edizione lombarda, dove la presenza di Morandi e Basso accentua la connotazione di combattività del partito» [Dizionario della Resistenza, Einaudi 2001, p.344].
Bibliografia:
– G. Arfè, Storia dell’Avanti!, Ed. Avanti! 1958;
– G. De Luna, N. Torcellan, P. Murialdi, La stampa italiana dalla resistenza agli anni sessanta, Laterza 1980;
– S. Neri Serneri (a cura di), Il Partito socialista nella Resistenza: i documenti e la stampa clandestina, 1943-1945, Nistri Lischi 1988;
– Dizionario della Resistenza, Einaudi 2001.

Scheda tratta da stampaclandestina.it

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26 aprile 1945

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