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04. le fabbriche

1946,
collage su masonite,
60 x 70 cm
Milano,
Istituto Nazionale Ferruccio Parri

Per Mussolini braccia incrociate

Gruppo di operai con le braccia incrociate
Testo:
Per Mussolini: braccia incrociate. Nell’agosto 1942, quando la guerra fascista nutriva ancora qualche speranza di vittoria, incominciano gli scioperi degli operai di Milano, Torino, Asti, Modena.
Italia Settentrionale
1942 2 scioperi al mese
1943 5 scioperi al mese

Le fabbriche

“Pane, pace, libertà”, la parola d’ordine degli scioperi.
Dalle rivendicazioni salariali alle lotte contro i licenziamenti e le deportazioni di operai, dalla difesa armata contro il trasferimento dei mezzi di produzione fino all’insurrezione. I gappisti armati ritratti da Tettamanti sembrano vivere nelle istantanee. Il pannello dà origine a una icona simbolica che, passati 75 anni, è giunta sino a noi: “gli” scioperi del 1943.

Ampelio Tettamanti,
Gappisti di sentinella alla fabbrica,
1944,
tecnica mista su carta,
28 x 38 cm.

Ampelio Tettamanti (1914-1961) dedica una parte consistente della sua produzione artistica al tema delle periferie, che però hanno per lui una definizione ben precisa: nei suoi quadri e soprattutto nei suoi disegni, i paesaggi urbani sono quelli dove l’artista abita ovvero i territori del quartiere della Bovisa. Nell’immagine eseguita dall’artista nel 1944, i panorami delle industrie, punteggiati da ciminiere e occupati da gasometri, divengono zone della guerra di Liberazione, dove combattono partigiani armati.

Operai in armi (Infp, CVL, sez fot s. 46, 98 x 93 mm; cartoncino 248 x 174 mm)


Gli operai della OM difendono la loro fabbrica durante l’insurrezione di Milano (Infp, Cln Lombardia, sez. fot., s. 64, 135 x 85 mm, foto d’arte Renzo Pistone)


“Operai, impiegati e tecnici”, Cln della Pirelli (Infp, Cln Lombardia, b. 4 fasc. 34)


“I C.L.N. di fabbrica esaminata la situazione […]”, Cln di fabbrica della città di Milano, pag. 1 (Infp, Clnai, b. 8, fasc. 17)


“I C.L.N. di fabbrica esaminata la situazione […]”, Cln di fabbrica della città di Milano, pag. 2 (Infp, Clnai, b. 8, fasc. 17)


“Ai compagni tutti!” Cln della Pirelli, 26/4/1945 (Cln Lombardia, b. 4 fasc. 34)

Percorsi tematici

Il 13 dicembre 1943 alla Pirelli

Nel volantino Cln della Pirelli la parola d’ordine “Pane, pace, libertà”riecheggia nelle richieste di distribuzione di viveri e di aumenti economici per i capofamiglia (domanda valida per “ambo i sessi” – a testimoniare l’avvio nei Cln di una riflessione verso la parità di genere), nell’intimazione a sospendere persecuzioni e deportazioni, nell’esortazione finale alla libertà dell’Italia.Il volantino non è firmato ma, grazie all’analisi delle rivendicazioni presenti nella banca dati sulla Cronologia degli scioperi 1943-45 possiamo concludere che il documento si riferisce allo sciopero del 13 dicembre 1943. Tra le fonti, la scheda on line cita la testata “La Fabbrica” del 1° gennaio 1944 (numero caricato in “Stampa clandestina 1943-45“). Il giornale clandestino riporta una cronaca sintetica dello sciopero, in particolare si legge: “Le direzioni, prese di sorpresa, cercano di tergiversare per guadagnare tempo, inoltre tentano di rigettare sui tedeschi le responsabilità delle difficili condizioni di vita delle masse, e invitano le delegazioni a rivolgersi alle autorità tedesche o fasciste. Ma l’ambigua proposta cade nel vuoto e la risposta è chiara: “Noi non riconosciamo alcuna autorità, il pane ce lo guadagniamo qui e voi dovete metterei in condizioni di vivere”.

01. vita partigiana

02. le donne

03. allarme aereo

04. le fabbriche

05. nazisti e fascisti

06. campi di concentramento

07. le torture e i morti

08. la pietà

09. mussolini

10. la liberazione